Dzemaili, quel +3 divenuto nostalgia

In quanti si sono svenati, nell' asta di riparazione invernale, per accaparrarsi lo svizzero di ritorno al Bologna?
I ritorni nel calcio, ma soprattutto nel Fantacalcio, si portano dietro i ricordi dei tempi andati, e questo è il caso di Blerim Dzemaili che, dopo essere stato ceduto in Canada alla fine della stagione scorsa, è tornato alla corte di Donadoni nel mercato di Gennaio. In tanti, con ancora in mente la grandiosa stagione passata dello svizzero, già si sfregavano le mani per quel giocatore che, a suon di +3, aveva consentito una salvezza tranquilla agli emiliani.
Il ritorno di Dzemaili, viene accolto in pompa magna, e pronti-via, prima partita al rientro e subito +3. Un raggio di sole tra le nubi costantemente presenti di Mattia Destro, l'eterno incompiuto, quando sembra esserci una schiarita ecco che il grigiore delle nubi torna ad oscurare i cieli di Bologna, ma questa è un'altra storia, torniamo a Dzemaili, tanto atteso e desiderato dai Fantallenatori rimasti suoi orfani alla fine della stagione scorsa.
Come detto precedentemente, lo svizzero, al rientro con la maglia del Bologna sigla subito il primo +3, facendo impazzire totalmente tutti quei Fantallenatori che già inneggiano al colpo d'asta. Quel raggio di sole tra le nubi bolognesi, è così forte che acceca molti Fantallenatori, infatti dal rientro ad oggi, per Dzemaili, il bonus sembra essere già diventato nostalgia.
Purtroppo i 6 mesi passati lontano dal "vero" Calcio, pesano ed inevitabilmente creano una involuzione nel calciatore. Sotto il punto di vista mentale, sicuramente non in maniera volontaria, il giocatore perde qualcosa sotto il punto di vista agonistico, per ripercuotersi anche a livello fisico. Lo svizzero quindi, ovviamente, non è quello dell'anno scorso, con una media voto Gazzetta al di sotto della sufficienza (5.94) non può far altro che rievocare momenti nostalgici, del bonus che oggi sembra non esserci più. A volte nel Fantacalcio è pericoloso puntare sui ritorni, si rischia di danneggiare il fantastico ricordo di quel che è stato, con l'inevitabile delusione di ciò che è adesso.